Angelo Secchi: L’avventura scientifica del Collegio Romano

L'avventura scientifica del Collegio romano
  • Book

    Fr. Angelo Secchi
  • 326 pages
  • Level: high school and above (Italian)

This 2012 book on the nineteenth-century Italian astronomer Fr. Angelo Secchi, a pioneer in the use of spectroscopy, is by Fr. Sabino Maffeo, a physicist with the Vatican Observatory since 1985, and Aldo Altamore, an adjunct scholar with the Vatican Observatory.

Angelo Secchi: L’avventura scientifica del Collegio Romano

Per la  sua storia secolare il Collegio Romano ha la duplice peculiarità di essere stato teatro nel XVII secolo della vicenda di Galileo e poi nella seconda metà del XIX, grazie all’instancabile attività di Pietro Angelo Secchi, della nascita dell’Astrofisica. A partire dall’epoca di Galileo, al Collegio Romano si sono svolti avvenimenti importanti nella storia delle scienze a cui hanno  contribuito personaggi particolarmente significativi per l’Astronomia, la Fisica e le Scienze Naturali, quali: Christophorus Clavius, matematico amico di Galileo, principale divulgatore del Calendario Gregoriano; Christoph Scheiner uno dei fondatori dell’astronomia solare; Athanasius Kircher, enciclopedico fondatore del museo ricordato col suo nome, che è fu il nucleo iniziale di numerose collezioni, scientifiche, antropologiche e archeologiche oggi custodite nei musei di Roma; Francesco Grimaldi, scopritore della diffrazione della luce e iniziatore dell’ottica moderna; Ruggero Boscovich geniale matematico fisico e geodeta e lo stesso Angelo Secchi, universalmente considerato tra i fondatori dell’Astrofisica.

Dalla stretta collaborazione tra gli autori del volume è scaturito un testo che può essere letto secondo diversi approcci e con diversi livelli di approfondimento: quello dello studioso di storia della scienza, alla ricerca di fonti documentarie rigorose e attendibili; quello dell’educatore nel campo delle discipline scientifiche, che potrà trovarvi utili spunti per l’insegnamento dell’Astronomia, della Fisica e delle Scienze naturali; quello  del cultore dell’Astronomia, o dell’appassionato interessato alla storia della  Città di Roma.

Il primo capitolo del libro, intitolato Lo Scienziato ed il contesto, è dedicato alla figura umana e scientifica di Angelo Secchi e vi viene presentata la secolare storia dei gesuiti scienziati al Collegio Romano. Tra  ’altro vengono discusse le relazioni di Secchi con i suoi contemporanei, che come è noto si svolsero  n un contesto di grandi cambiamenti politici e sociali, come quello del Risorgimento Italiano, e in  n  omento di intenso sviluppo della ricerca scientifica e della tecnologia che preparò la rivoluzione  cientifica del XX secolo.

Il capitolo Un triplice osservatorio è dedicato al Complesso Scientifico del  ollegio Romano, una struttura di ricerca d’avanguardia, sviluppata dopo il 1849 sotto la direzione di  ngelo Secchi. Sul tetto della Chiesa di Sant’Ignazio furono realizzati, infatti, il Nuovo Osservatorio  stronomico e l’Osservatorio Geomagnetico (il primo in Italia) che si affiancarono all’antico  sservatorio Meteorologico, anch’esso rinnovato con l’invenzione di quella straordinaria macchina  he fu il Meteorografo. Oltre alla descrizione dei locali del Nuovo Osservatorio, viene illustrata la  isione scientifica di Secchi e particolare enfasi è data alla rivisitazione di quelle sue ricerche che  ontribuirono alla nascita e allo sviluppo dell’Astrofisica.

Il terzo capitolo riguarda la Scienza applicata, tema molto caro ad Angelo Secchi, il quale era convinto che i ricercatori non si dovessero  ccupare solo di scienza fondamentale o delle sue pur importanti applicazioni tecnologiche, ma  nche  ssere attenti al contributo che gli scienziati con il loro impegno civile potevano (e possono) dare al  iglioramento della vita dei concittadini. Nella prima parte del capitolo sono presentati i lavori di  ecchi che poi furono alla base della realizzazione della rete geodetica del nuovo stato unitario italiano e permisero la definizione del Primo Meridiano d’Italia. Segue poi la presentazione di un  spetto poco conosciuto dell’attività dello scienziato: quello che riguarda il disco di Secchi,  trumento da lui inventato, che è ancora oggi utilizzato per la valutazione della trasparenza delle  acque marine o lacustri.

L’ultimo contributo di questo capitolo conduce il lettore alla scoperta degli orologi solari progettati da Secchi, ancora oggi presenti in diverse località italiane. Quest’argomento offre l’occasione di ricordare come Angelo Secchi fosse molto attento agli aspetti educativi e alla  iffusione dei saperi, non solo in ambito colto o accademico, come testimoniano le sue  umerosissime pubblicazioni, ma anche nel campo della formazione scientifica di base. Ogni  ontributo è corredato di una ricca bibliografia, inoltre una specifica sezione intitolata Per una bibliografia secchiana sviluppa un’attenta rivisitazione delle fonti bibliografiche. Alla  documentazione bibliografica si aggiunge quella iconografica, in gran parte inedita, costituita dalle  avole a colori collocate al centro del volume e dalle altre numerose immagini in bianco e nero. Tra le immagini presentate a colori ricordiamo: la serie completa dei disegni delle protuberanze solari  ttenuti da Secchi e Tacchini, che furono pubblicati nel volume Le Soleil; nonché le incisioni inedite  he illustrano il Meteorografo, prodotte dal cortruttore dello strumento, Ermanno Brassart, che sono  ustodite nel Museo Astronomico e Copernicano dell’Osservatorio Astronomico di Roma (INAF)

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